Castello Arechi
Il Castello Arechi di Salerno è un castello medievale, situato ad un'altezza di circa 300 metri sul livello del mare, con vista sulla città e sul golfo.
È denominato Arechi perché la costruzione di questa fortificazione è associata, per tradizione, al duca longobardo Arechi II.
La più antica fase di costruzione, secondo alcune indagini archeologiche, risale al VI secolo ed è opera di artigiani goto-bizantini al periodo di Narsete.
Altri studiosi invece hanno dichiarato che il primo forte sul colle Bonadies è stato costruito nel terzo secolo, in epoca tardo romana.
Il castello, però, ha assunto grande importanza militare nel XVIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che, anche se non ha introdotto importanti modifiche al forte, ne ha fatto il sistema di difesa della città.
Nel 774 questo principe esaminò la posizione strategica della città di Salerno e ne fece la residenza della corte del Ducato di Benevento.
Infatti, la città rappresentava una testa di ponte per il commercio e per controllare gli scambi con altre regioni del Mediterraneo.
Di qui la sua attenzione alle fortificazioni: il castello divenne il vertice di un sistema di difesa a triangolo, le pareti ricadevano lungo i pendii della collina Bonadies cingendo tutta l'antica Salernum verso il mare.
Il castello è costituito da una sezione centrale protetta da torri, unite tra di loro con una cinta muraria merlata.
Al periodo normanno-angioino appartiene la torre della Bastiglia, su una collina che sovrasta il monte Bonadies a nord; costruita per assicurare il controllo del castello sul medesimo versante, fu così chiamata nell'800 perché ritenuta erroneamente una prigione, mentre le carceri si trovavano all'interno dello stesso castello.
Dopo un lungo periodo di abbandono seguente l'unità d'Italia, il castello, mentre di proprietà privata ed abitato da una famiglia di fattori, divenne, nel 1960, per volontà del Presidente Girolamo Bottiglieri, di proprietà della Provincia di Salerno, che iniziò i lavori di restauro.
Recentemente (2001) è stato riaperta la vicina Bastiglia.
Il 1° marzo del 1992, Poste Italiane ha dedicato un francobollo.
Il castello di Arechi è una location d'epoca perfetta per festeggiare eventi e matrimoni eleganti e di lusso con panorami mozzafiato da ammirare mentre si pranza nel ristorante allestito all'interno della struttura.
È possibile, inoltre, organizzare ricevimenti e congressi grazie alla grande sala espositiva.
Nel corpo centrale del castello vi è un piccolo museo, che colleziona per lo più antiche ceramiche e monete.
All'interno dello stesso potrete prenotare la vostra visita guidata e godere di una magnifica vista del golfo di Salerno da uno dei punti più alti della città.
Stazione Marittima di Salerno
La stazione marittima di Salerno è situata sul molo Manfredi del porto commerciale della città di Salerno.
Nel 2013 il Ministero dei Beni Culturali ha inserito la stazione marittima di Salerno nel gruppo selezionato di progetti architettonici di alta qualità.
L'edificio a forma di ostrica proiettato verso il mare, che rispecchia il suo ideale di architettura, infatti, presenta forme curve, strutture allungate con punti di prospettiva multipla e geometria frammentata.
La stazione marittima è stata commissionata nel 2000 dall'ex sindaco Vincenzo De Luca per soddisfare la crescente domanda per lo sbarco crocieristico di varie aziende, come MSC Crociere, Royal Caribbean e Costa Crociere.
L'amministrazione comunale, al termine di un concorso internazionale di idee, incaricò l'architetto Zaha Hadid, con il compito di creare una stazione marittima moderna e funzionale.
Grazie alla sua posizione strategica, baricentrica tra la Costiera Amalfitana e la costa Cilentana, e la vicinanza delle isole di Capri e Ischia, oltre che degli scavi di Paestum e del sito archeologico di Pompei, la stazione marittima di Salerno rappresenta un approdo ideale per il traffico crocieristico.
La Stazione Marittima è destinata a diventare uno dei simboli della città di Salerno insieme alla grande piazza della Libertà.
La stazione marittima, sarà inaugurata Lunedì 25 Aprile 2016, grazie al ripascimento della spiaggia dell'intero lungomare cittadino e alla ristrutturazione degli approdi turistici permetteranno di vivere appieno il forte legame che lega la città di Salerno al mare.
Un'altra caratteristica, che rende unico il terminal turistico, sono i led e i rivestimenti del tetto con piastrelle di ceramica.
Dunque, l'opera è stata strutturalmente ultimata nel 2015, è in attesa di essere inaugurata per la stagione crocieristica 2016/2017.
Teatro Verdi di Salerno
La costruzione del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno fu approvata dal Consiglio Comunale il 15 dicembre 1863, su proposta dell'allora Sindaco Matteo Luciani.
La progettazione e la direzione dei lavori furono assegnati agli architetti Antonio D'Amora e Giuseppe Manichini che basarono la loro teoria sulle misure e le proporzioni del Teatro San Carlo di Napoli.
Le opere di decorazione furono invece dirette da Gaetano D'Agostino.
Il teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; mentre il 27 marzo 1901 il teatro fu intitolato a Giuseppe Verdi, che morì il 1° gennaio di quell'anno. Il teatro Verdi di Salerno è stato chiuso per 14 anni a causa del terremoto del 1980, fin quando il 6 luglio 1994, durante le celebrazioni per il 50° anniversario di Salerno Capitale, fu riaperto al pubblico.
Il restauro ha portato alla luce il particolare storico e artistico che lo rendono ancora il più prezioso teatro ottocentesco, tra i pochi in Italia, perfettamente conservato.
Il teatro è oggi sede, oltre alla Stagione Lirica, balletti e musica concertistica, di stagioni teatrali, festival, concerti, eventi per i giovani, laboratori e stagioni di ricerca.
Migliaia di studenti hanno imparato a conoscere ed apprezzare il teatro, grazie alle visite guidate.
La sensibilità dell'amministrazione comunale ha fatto sì che la città finalmente possa trovare un tempio della musica e della cultura.
A coronamento di un percorso storico della musica, è giunto in occasione del decimo anniversario, la nomina di un direttore artistico del calibro di Daniel Oren, che ha dato al teatro Verdi un'adeguata risonanza internazionale.
Palazzo Fruscione
Il palazzo Fruscione è situato nella parte più antica del centro storico di Salerno, nei pressi dell'antica strada dei canali della Salerno romana.
La costruzione, iniziata nel XIII secolo, si basa in parte sulle rovine di un complesso termale di epoca imperiale, e si trova vicino alla corte antica arechiana.
Il suo proprietario è stato probabilmente il medico salernitano Giovanni da Procida.
La sua posizione nel passato ha portato a ipotizzare l'errata identificazione con la residenza del duca Arechi II.
Questa tesi era infondata perché il Chronicon Salernitanum colloca la cappella palatina di San Pietro a Corte, nel nord del palazzo di Arechi: Palazzo Fruscione, invece, si trova a nord della suddetta chiesa.
Alcuni studiosi lo ritennero la reggia arechiana, altri un semplice edificio di pregio di età medioevale e altri ancora un rifacimento di epoca sveva del palazzo di Arechi II.
Al 1738 risale un documento notarile che descrive l'edificio, dal documento si evince che palazzo Fruscione non era sede di civili abitazioni ma una "casa di alloggiamento" e da ciò si spiegano le numerose stalle situate al piano terra.
Duranti i lavori di restauro degli anni '10 del XXI secolo sono state rinvenute tracce di muratura che rinviano ad un complesso termale d'epoca imperiale, dei mosaici e degli affreschi del II secolo.
L'ambiente con il mosaico, le cui pareti sono ricoperte da decorazione in rilievo di stucchi e dipinti, apparteneva alle terme romane costruite tra il primo e il secondo secolo dC, identificati nel parco del palazzo posto nel sud del palazzo Fruscione.
Tracce di tre seguenti restauri del mosaico fanno capire che i bagni erano popolari fino alla metà del V secolo.
All'interno dello scavo sono stati trovati due tombe che hanno restituito i resti umani di due maschi adulti di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
Tempio di Pomona
Il Tempio di Pomona si trova nei pressi del Duomo di Salerno ed è di epoca romana, quando la città di Salerno, sede di diversi templi (dedicati a Bacco, Venere, Giunone e Priapo), ricevette il titolo di "Collegio degli Augustali" a dimostrazione della grande importanza che rivestì durante il periodo romano.
Esso è caratterizzato, all'interno e all'esterno, da una quindicina di colonne di stile ionico unite tra di loro da un arco gotico a sesto acuto.
I capitelli sono costituiti da quattro teste della dea Pomona ed una lastra quadrata a coronamento del capitello formata da facce concave.
Sono stati rinvenuti la pavimentazione, il solaio con arco centrale a tutto sesto, un tronco delle fondamenta, delle monofore ed una lapide muraria.
Quest'ultima situata tra la seconda e la terza monofora, ricorda una donazione di 50 mila sesterzi fatta da un certo Tito Tettenio Felice Augustale nel IV secolo d. C.
Attualmente il tempio ospita molti eventi culturali ed esposizioni.
Bibliografia: www.livesalerno.com